"Ed ecco la mia vita
Giunta sino all’orlo
Come un vaso d’alabastro
Infrango innanzi a Te
"

Boris Pasternák

Carla Vites - ViennaSiccome è così semplice

Siccome è così semplice, la verità ha tanta poca attrattiva.

An_untidy_table.jpgSalvezza e osteopatia

E’ naturale desiderare una salvezza soprannaturale.

Carla Vites - festa della mammaFagole... fagoloni... fittata... pappa
o festa della mamma

La piccola Anna si stava risvegliando da uno dei suoi sonni di bambina di nemmeno due anni, dopo una intera giornata passata a digiuno o quasi per via di una bua al pancino.

Nodi alla cravatta e senso della vita

 “Le donne hanno una visione così limitata della vita, il loro orizzonte è così ristretto, i loro interessi così piccini”!

E' tornato
ma non per restare

Già solo il nome - in così aperto contrasto delle sue acque, a quanto pare, purissime e limpide - lo rende estremamente simpatico.

Carla Vites - Felici quelli il cui cuore riesce ancora a spezzarsi Felici quelli il cui cuore riesce ancora a spezzarsi

Se - come dice Oscar Wilde - ogni uomo uccide ciò che ama, Signore che pendi dalla Croce e poi dicono Tu sia risorto, allora forse ti abbiamo amato troppo…

Ludwig Knaus - Girl in a fieldE' venuta la primavera

Per quanto abbia tardato, ma è venuta.

Fare la minestra e l'uso improprio di noi stessi

Dobbiamo certamente - se qualcuno ce ne fa domanda - mettere in luce il perché e il percome di determinate scelte.

Jennie Brownscombe - Children Playing in the OrchardPiccoli ed infelici, cioè grandi

“Mi devi aiutare a non essere così infelice quando devo essere più forte di lui”.
Il ‘lui’ in questione è il diavolo.

Un piccolo Grazie

Mi sorge l’obbligo di dire almeno un piccolo grazie a tutti color (e non sono la sola Patrizia) che - a distanza di un anno dalla nascita di questo ‘sito/blog’ che dir si voglia, hanno dimostrato - non essendo Patrizia appunto, di seguirlo e frequentarlo.

Carla Vites - articolo - Scusate I' So' CiraScusate, I’ So’ Cira

Era in pigiama.
E - come non ha mancato di rilevare il solerte agente quando, con ben 150 altri colleghi, ha fatto irruzione nel ‘covo’ - si stava mangiando una pasta al sugo, ‘coi pistacchi’.

SiracideCose che non si capiscono

Ogni consigliere esalta il consiglio che dà, / ma c’è chi consiglia a proprio vantaggio. / Guardati da chi vuole darti consiglio /

Interminabile e Sublime - J. Kristeva - La fantasia come metafora incantataInterminabile e Sublime

Perplesso Freud si poneva una domanda: ”Che cosa vuole una donna”?
Questa domanda Melanie Klein non se la pone: per lei il desiderio femminile, più di ogni altro, se è ancora possibile, è dominato dall’angoscia.

La tranquillità e perfino la morte

In questo Tu avevi ragione.
Il segreto dell’esistenza umana infatti non sta soltanto nel vivere, ma in ciò per cui si vive.
Senza un concetto sicuro del fine per cui deve vivere, l’uomo non acconsentirà a vivere e si sopprimerà piuttosto che restare sulla terra, anche se intorno a lui non ci fossero che pani.

carla Vites - La scomparsa del SibemolleLa scomparsa del Sibemolle

Su di un foglio strappato della Settimana Enigmistica datata 6 dicembre 2018, scoperta per caso oggi all’interno di un libro, ho trovato scritto quasi un grido disperato: “L’impossibilità di credere a una grandezza che non ci appartiene”.

Tra clic e specchietti - Carla VitesTra clic e specchietti

Amando molto fotografare, sia pure con un banale cellulare, alcuni mi hanno ripetutamente intimato di aprire un profilo Istagram.

Carla Vites - Uscire, Vedere, Tornare a CasaUscire, Vedere, Tornare a Casa

Giacomo Leopardi

Pensava - a dire il vero - di essere un cinese.

Carla Vites - Non solo Hong KongNon solo Hong Kong

"Quando arriviamo a Milano, se mi addormento, mi sveglia per favore?"

Carla Vites - Addio al PadreLo scandalo di esistere

La famiglia Bélier era costituita da quattro elementi: tre sordomuti ed una persona, la figlia maggiore, l’unica normalmente udente e parlante.

Buon Natale

Natale 1922
“Ecco qua, cara mamma,  sempre eguale, fedele di anno in anno, il saluto della nostra ora delle sei, l’ora in cui è nato Cristo.

Carla Vites - La realtà è la realizzazione del sogno della giovinezzaLa realtà è la realizzazione del sogno della giovinezza

Sul finire dell’anno 2018, fatidico cinquantenario - in più sedi e da più voci fatto oggetto di memoriali - di quello che - alla luce della tristezza dell’oggi, nonché delle discoteche dove si va a morire (anche se le balaustre non crollassero e le uscite di sicurezza funzionassero) -  fu l’anno della nostra dissipazione, il 1968,  ho pensato di aggiungermi, fanalino di coda, al vasto coro generale.

Carla Vites - Biciclette come vitaBiciclette come vita

La mattina, mentre apro le finestre, spesso lo sguardo mi si imbatte in un paio di biciclette con i loro cerchioni arancio brillante, abbandonate sul marciapiede di fronte.

La cura e l'ascensore

Quando anche l’ultimo dispiacere ha trafitto i tuoi non più giovani anni, ecco tuttavia che, ancora, può accaderti di prendere un ascensore.

Galleria Vittorio Emanuele - MilanoPer caso in Galleria

Ho creato un leggero imbarazzo a quartetto che si era fermato all’uscita della Galleria Vittorio Emanuele.

Dall'immagine tesa

 

Lo scandalo della Locomotiva

“E anzi... senza Cristo e contro la Chiesa che insidiava e impediva il progresso umano e della patria, si poteva fare bene, e meglio”.

La Follia che Vince

È di forse appena qualche giorno fa la notizia - battuta da pressocchè tutte le agenzie di stampa, almeno quelle del mondo civilizzato - della assoluzione dopo quasi 10 lunghissimi anni di una cristiana, Asia Bibi, pakistana ingiustamente accusata di blasfemia e condannata, nei primi gradi di giudizio, a morte per impiccagione.

Francesco BaraccaMano nella mano con mamma

Camminavo per una via del centro qualche mattina fa, quando mi sorpassa un terzetto: mamma, bambino per mano e amica della mamma.

Partire non basta

È evidente che non va da nessuna parte.
Altrettanto evidente che nessuno lo aspetta.

Il confine non tra la vita e la morte - Carla VitesIl confine non è tra la vita e la morte

(Benedetto XVI)

“L’avete visto bene il catenaccio”?
A mio padre piacevano i bisticci di parole e, per lui, scherzare era storpiare termini convenzionali con altri approssimativi, ma acusticamente simili a quelli veri sottintesi!
A noi interpretare e sciogliere l'enigma.

F-KupkaIl demonio sulla scala mobile

Una crede di stare facendosi un giretto in un grande magazzino, il più grande di Milano, e lì, tra scintillii di oggetti superflui quanto allettanti, lasciandosi trasportare dalla gente che si aggira carica di desideri inespressi in cerca di forma nella merce sciorinata a destra e manca, improvvisamente ti imbatti, invece, nel diavolo.

Tramonto Chiavari - Carla vitesCronache da un altro mondo 2

Si chiama mareggiata, ed è quando, soprattutto d’inverno, il mare ritorna quello che è: una forza della natura.
Tu, senza parere e senza pensare ci passeggi di fronte, ed ecco che d’un tratto ti accorgi che sul ritmo delle onde è in corso una sorta di concerto.

F-Kupka

Cronache da un altro mondo

Ho cominciato a scorrere la rivista stampata dalla Comunità di recupero che avevo appena visitato, mentre - dopo due ore di macchina - stavo deglutendo un toast bruciacchiato in un bar.
Mi sono infervorata nella lettura e, mentre scorrevo i nomi degli elzeviristi, mi son ripromessa di scoprire presto anche la loro faccia, il loro sguardo.

L'draulico che è in ognuno di noi

“Aspetti… aspetti poi aspetti poi ti rompi”
Con queste lapidarie parole l’idraulico che ha chiuso alcune tubature tempo fa, a casa mia, e di cui ho il numero registrato affida il suo messaggio al proprio stato su Whatsapp.

Carla Vites - Conversazione sotto l'equatore

Conversazione sotto l'equatore
(lezione 7)

E’ tornata Maristel.
Almeno, così ho capito che si chiama, la volta che glielo chiesi.
L’altra mattina presto, ero bloccata al semaforo col giornale in mano, aperto alla pagina incredibilmente liberatoria della Lettera/Denuncia di Monsignor Viganò, quando sento una vocina che mi apostrofa: ”Ciao”!

Conversazione sotto l'equatore
(lezione 6)

Pubblicità verità’?

Forse, per una volta tanto… Sì!
Questa immagine la incontro spesso da un po’ di tempo a questa parte, precisamente da quando mi sto trovando spesso ad attraversare il grande atrio della Stazione Centrale, piano biglietterie.

Conversazione sotto l'equatore
(lezione 5)

L’idraulico triste e il diamante che non brilla

Quando si parla di cosa è una cosa (per esempio una moglie, se sia un posacenere o altro) quando anche semplicemente ci attraversa la mente il dubbio su cosa abbiamo davanti, ecco che si sta spudoratamente, quanto irrimediabilmente, facendo metafisica.

Conversazione sotto l'equatore
(lezione 4)

Atto d'esistere, io & tu

Una cosa mi ha sempre colpito: tutto quello che non è NOI, ci disturba.
Meglio, ci spaventa, ci preoccupa proprio.

Conversazione sotto l'equatore
(lezione 3)

Claudia e la bellezza
Tu la conosci Claudia?

Conversazione sotto l'equatore
(lezione 2)

Vorrei proseguire ad esporre perché le “Conversazioni” di un anno fa sotto l’Equatore mi interessino e mi interessi condividere il fatto che mi interessino.
Per questa settimana mi ricollego a quanto inizialmente accennato.

Carla Vites - Conversazioni sotto l'equatore

Conversazione (sull'essere) sotto l'equatore (lezione 1)

Sotto l’Equatore si può andare per i motivi più disparati (villaggi turistici, safari, sfruttamento giacimenti minerari, installazioni di multinazionali che sfruttino il lavoro locale).



Dieci anni sono passati

Scritto Giugno 2008                        
Ritrovato Giugno 20018  

(Benedetto XVI indice anno Paolino)


L'uomo che scambiò sua moglie per un posacenere

Era un assolato pomeriggio di Luglio, qualche state fa in Sardegna.
Fronteggiavo un bianco muro di calce in quella che era la camera di mia figlia, allora depressa, così diceva.



La solitudine che tu mi hai regalato

“Vi scriviamo, sempre nel desiderio di portare conforto alla vostra carità.
Coloro che abitano in queste regioni sono tutti pagani.



In forma dunque  di candida rosa...

(Dante,Paradiso 31)

E’ giunto Maggio, il mese delle rose.
Il mese tradizionalmente dedicato a Maria, primo fiore, come la rosa dopo il lungo Inverno, della nuova stagione della vita.
La vita in cui è divenuto presente e compagno del nostro nulla Gesù Cristo.



Una madre, una sentenza ed un pezzo di scotch

Passato qualche giorno dal verdetto, l’immagine di quella donna anziana, la madre, in un cimitero di provincia, china sulla tomba della figlia uccisa a 20 anni trent’un anni fa, intenta ad incollare con lo scotch una sentenza di Tribunale sulla lapide, non passa.
Non mi passa.

La forma del vento

Colum Mac Cann, scrittore contemporaneo irlandese trapiantato in USA, mentre descrive il suo inoltrarsi nel Bronx alla ricerca del fratello che aveva lasciato l’Irlanda prima di lui, si sofferma a dare una certamente non calcolata, ma -da buon irlandese- inconsciamente metafisica, valutazione:
“Osservare per un po’ l’immondizia serve a capire l’esatta forma del vento”…

Un Hotel, un mondo. Con l’aroma di un caffè

Seduta ad un tavolino di un bar con un amico riapparso dopo anni, si discuteva di un recente pronunciamento fatto in alto loco: esiste il diavolo.
In contemporanea rilevavamo, però, che non più tardi di qualche giorno fa, sempre dall’alto loco -tramite terzi, in questo caso- si rendeva noto che l’inferno non esiste.

Una data di ieri, oggi

11/08/’07
Paris

Una cartolina dimenticata in un vecchio cassetto da colei, ormai sposata e ben lontana di qua, alla quale era indirizzata; una data, quella di un’estate di ben undici anni fa; una località di provenienza, “Paris”, scritta in lingua, chissà perché, dall’inviante, che poi ero io.
Trovata la cartolina, trovata una lontananza.

Quando cantare diventa un problema

Tanti ‘problemi’ della questione religiosa e di fede contemporanea, della sua attuale miseria, andrebbero forse riletti alla luce di alcuni ‘abbandoni’ del Bello.
Con ‘abbandoni del Bello’ intendo quei passaggi impercettibili, pressocchè anonimi, accaduti avendo di mira il contrario di ciò che hanno poi prodotto.

Puntini

La coppia giovane e indubbiamente occidentale, entra e si avvicina.
Nonostante la postazione da me accuratamente scelta da tempo, per tentare di seguire una Messa, la domenica, meno stile intrattenimento possibile, sia piuttosto nascosta, ecco che la coppia giovane, occidentale e con piccolina invece dai tratti somatici innegabilmente orientali al seguito, si sceglie la panca esattamente davanti alla mia.

Quarant'anni fa

Quarant’anni fa, all’ora di pranzo, il Tg comunicava il rapimento di Aldo Moro.
Studiavo dietro la mia scrivania e l’idea era quella di pensare al tal esame da dare entro breve in Università.

L’Asino del Tuo Nemico

La triplice congiuntura elezioni e loro risultato (per me buono), ’festa della donna’ (per me superflua se la donna è veramente ‘come noi’) e Quaresima, mi ha costretto a riconoscere alcuni paradossi, uno dentro l’altro.
Li esprimo mescolando i concetti.

Stato di Quiete

Fuori sta nevicando e -per quanto la latitudine resti quella di una città mediterranea- con un libro di Tolstoj davanti, osservando dalla finestra tutto questo bianco gelido manto, facilmente ti senti trasportata nella lontana Russia.
Sei, inevitabilmente  lì, in mezzo alla distesa immota e candida che sicuramente, in questo momento, ammanta Tula e Jasnàja Poljana.

Quando si Torna

Tornando ieri da un  viaggio, anch’io,  come altri circa quattrocentomila viaggiatori al giorno, ho varcato l’androne della Stazione Centrale di Milano.
Sulla mia/nostra testa, sospesa ormai da 8 anni, la piramide dedicata a Santa Francesca Cabrini.