"Ed ecco la mia vita
Giunta sino all’orlo
Come un vaso d’alabastro
Infrango innanzi a Te
"

Boris Pasternák

"Nessuno in Occidente discute di negoziati e, anche se non riusciamo ancora a cogliere i dettagli, è certo che siamo in enorme pericolo, pericolo come non mai ormai da decenni.
La situazione attuale ricorda da vicino la crisi cubana, ma mentre in quel caso la saggezza di Kennedy e Kruscev ha esercitato il principio della cautela, oggi i leader attuali fanno solo della retorica molto pericolosa.
Kennedy allora era circondato da consiglieri che volevano la terza Guerra Mondiale, ma lui resistette.
Ho poca fiducia che i consiglieri di Biden invece lavorino per modificare questa situazione che si annuncia catastrofica.
Ogni ora che passa senza che il presidente USA dica che è necessario negoziare, ci avvicina al disastro.
Questa, infatti, è una guerra per procura: USA contro Russia.
Gli USA hanno dichiarato che l’Ucraina farà parte della sfera di influenza americana, che cioè farà parte della Nato. La Russia dice che non lo permetterà mai: gli europei zitti, hanno seguito pedissequamente gli USA:
Anche se molti leader UE sanno benissimo quanto sia pericoloso l’atteggiamento americano, il loro silenzio è scioccante.
Anche il nuovo premier Meloni dicendo : "Noi non saremo mai l’anello debole, siamo sempre con la Nato" è estremamente deludente perché qui non si tratta di essere anello debole.
Si tratta di parlare sinceramente dei rischi: credo che gli europei debbano essere chiari e proteggere la loro Europa.
Per gran parte della mia vita ho visto governi americani commettere errori terribili.
Non è saggio che l’Europa si convinca che l’unica cosa che possa fare è seguire gli USA.
Quella che si profila è un’assurda escalation perché nessuna delle due superpotenze nucleari vuole cedere.
Gli USA continuano a ripetere che faranno di tutto per sconfiggere la Russia; la Russia dice che farà qualsiasi cosa per evitare la sconfitta: ognuna ha 1600 testate nucleari.
Quando a Marzo Biden si è permesso di dire: "Quell’uomo non può rimanere al potere", subito dopo avrebbe dovuto scusarsi.
Avrebbe dovuto piuttosto dire che era necessario negoziare.
Gli europei dovrebbero riuscire a capire che, seguendo l’Ucraina che fa richieste assolute e totali, si segue una via sconsiderata.
Trattative erano in corso a Marzo: poi l’Ucraina ha lasciato il tavolo.
Ci sono stati negoziati mediati dalla Turchia. Gli stessi ucraini dissero che si stavano facendo progressi, e così dissero i russi.
Poi Kiev ha annunciato: "Non negoziamo più".
Non sappiamo esattamente il perché, ma abbiamo tutti i motivi di credere che gli USA li abbiano dissuasi.
Anche se nessuno ha il coraggio di dirlo.
È certo, come risulta da fonti accurate, che sono stati gli ucraini ad andarsene.
Perché i cittadini italiani ed i leaders europei non lo hanno detto?
Negoziare è necessario e fondamentale.
Agli ucraini è stato detto: "Qualunque cosa voi volgiate , noi vi sosterremo".
Se si assume questo punto di vista, loro ti chiederanno naturalmente il massimo: "vogliamo sconfiggere Putin". E questo è uno scivolo verso la guerra nucleare.
Al che, Kiev risponde: "Sì, potrebbe esserci una guerra nucleare" come se fosse una cosa normale e non la fine del mondo!
Questa, capite bene, è una posizione semplicemente inaccettabile:
L’Onu dal canto suo, che è il luogo dove si dovrebbe fare la pace, non fa per nulla il suo lavoro. Se si obietta che questo dipende da l fatto che nel Consiglio di sicurezza c’è anche la Russia, non si tiene conto che la Russia rappresenta solo una parte, l’altra siamo noi, , così come Cina, Francia, Regno Unito , cioè tutti e cinque  i membri permanenti.
Bisognerebbe che il Consiglio facesse come per i conclavi in Vaticano: chiudersi in una stanza e non uscire finché non giunge una fumata bianca.
Questa sporca guerra (ammesso che ci siano guerre ‘pulite’) è una guerra degli USA contro la Russia, è tra di loro che si sta giocando la partita, combattuta però dagli ucraini ed è questo che la rende così incredibilmente pericolosa.
Quando al G20 è stato chiesto a Biden se avrebbe incontrato Putin, ha risposto: "Non vedo nessuna ragione per farlo".
Non è accettabile.
Certo che ha bisogno di incontrarlo.
Devono discutere.
E spero che i leader italiano, francese, tedesco alzino la voce e parlino chiaro al signor Biden: "Sono in gioco le nostre vite, i nostri Paesi, la nostra civiltà, il nostro mondo: tu devi incontrare Putin".
Le radici di questa guerra risiedono in entrambe le parti e vanno risolti con il compromesso.
Mi occupo di Russia e di Ucraina da più di trent’anni: la narrazione per cui Mosca è malvagia, che non è una guerra provocata, e che è completamente unilaterale è una narrazione falsa. Gli USA hanno contribuito a provocare questa guerra in modo determinante: non ci sono dubbi.

(immagine: Anatolii Stepanov - War in Ukraine)